APPUNTI DI ASCETICA ANNO 2000

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n.3 Sono la luce del mondo

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«Uscito dal tempio, «passando Gesù vide un uomo
cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono:
Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori,
perché egli nascesse cieco?
Rispose Gesù: Né lui ha peccato né i suoi genitori,
ma è così perché si manifestassero in lui le
opere di Dio. Dobbiamo compiere le opere di colui
che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la
notte, quando nessuno può più operare. Finché sono
nel mondo, sono la luce del mondo.
Detto questo sputò per terra, fece del fango con
la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli
disse: Va’ a lavarti nella piscina di Siloe (che significa Inviato).
Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva».
Ma i Giudei non vollero credere di lui che fosse
stato cieco. Interrogarono i genitori e lo stesso miracolato,
ma non vollero arrendersi all’evidenza.
Allora l’uomo che era stato guarito rispose loro:
«Proprio questo è strano, che voi non sapete di
dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Ora, noi
sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma se
uno è timorato di Dio e fa la sua volontà, egli lo
ascolta. Da che mondo è mondo, non s’è mai sentito
dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco
nato. Se costui non fosse da Dio, non avrebbe potuto
far nulla. Gli replicarono: Sei nato tutto nei
peccati e vuoi insegnare a noi? E lo cacciarono
fuori dalla sinagoga.
Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori, e incontratolo
gli disse: Tu credi nel Figlio dell’uomo?
Egli rispose: E chi è, Signore, perché io creda in
lui? Gli disse Gesù: Tu l’hai visto: colui che parla
con te è proprio lui. Ed egli disse: Io credo, Signore!
E gli si prostrò innanzi.
Gesù allora disse: Io sono venuto in questo mondo
per giudicare, perché coloro che non vedono vedano
e quelli che vedono diventino ciechi» (Gv 9, 1-7.30-39).

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